Voglio una vita…minimalista

Vendere, risparmiare, ottenere profitti: sono questi gli ingredienti fondamentali per preparare un delizioso piatto a base di strategie di marketing. E lo sa bene anche la portata vicina del menù, quella dell’entertainment marketing, che è sempre alla ricerca di nuovi stimoli per attirare più assaggiatori possibili.

La società odierna è fluida, libera dagli schemi, frutto della commistione di varie esperienze ed esigenze, è in divenire, smart, vuole andare dritta al sodo, non ha tempo da perdere, è alla ricerca dell’essenziale. Così come lo sono le abitudini e i gusti dei consumatori, sia nel campo online che in quello offline. E può il mondo del marketing esimersi da questo coinvolgimento? Potete voi, nuovi imprenditori digitali, fare a meno di sposare il nostro caro concetto di marketing minimalista?

Ah, già, non vi abbiamo ancora detto di cosa si tratta. Ma abbiamo un aneddoto simbolico da raccontarvi: quando a Madame Chanel fu chiesto quale fosse il suo consiglio per l’eleganza, rispose: “prima di uscire, guardatevi allo specchio e togliete un accessorio dal vostro outfit”. Il minimalismo è, prima di tutto, elegante.
Ecco come togliere accessori pesanti, costosi e inutili, dalla vostra strategia digitale e non.

La necessità del marketing minimale

La corrente artistica del minimalismo ha trovato terreno di applicazione anche nel campo del marketing. Il concept è lo stesso: ridurre le quantità per esaltarne le qualità, eliminare il superfluo, il non necessario, in favore del funzionale.

Se, fino ad ora, la vostra priorità imprenditoriale e di marketing per accaparrarvi più clienti e portare a casa più vendite è stata quella di migliorare, aggiungendo, i vostri prodotti e servizi con caratteristiche più allettanti e all’avanguardia, adesso dovrete cambiare rotta, togliendo.

Il minimalismo nel marketing consiste proprio in questo, nel semplificare la vostra idea, la vostra proposta. Perché dovreste farlo? Perché è il cliente che lo chiede. La pubblicità è sovraccarica di informazioni, di stimoli, di necessità, di priorità, ma per un consumatore – che, prima di tutto, è un cittadino stressato dalla vita lavorativa e familiare – è necessario non dover investire energie cerebrali anche per fare shopping.

Minimalismo e marketing: gli esempi che fanno la rivoluzione

Pertanto, la strategia del marketing minimalista – strategia che funziona – è quella di comunicare semplicità ai propri (e potenziali) clienti e liberarli dal carico mentale causato dall’eccesso di offerta del mercato. Il vostro brand, per differenziarsi ed imprimersi nella mente del consumatore, deve semplificarsi al massimo, deve lanciare un messaggio chiaro, deve vendere una unique selling proposition.

Se, poi, sceglierete di applicare una strategia di marketing minimalista che abbracci anche il trend del phygital marketing e vi permetta di risparmiare sugli investimenti pubblicitari, vendere molto di più e ottenere alti profitti, dovrete partire dal porvi una domandina molto semplice: cosa posso eliminare/omettere dalla mia offerta? Un esempio vincente è quello di iliad.

Il boom di nuovi clienti che ha registrato l’operatore iliad da quando è entrato nel mercato della telefonia italiana, lo si deve alla riduzione al minimo dei vantaggi, delle funzionalità, delle offerte e dei servizi di cui vantava la sua proposta. Si differenziava dalla massa degli altri – seppur colossi affermati – operatori, che offrivano troppe e diverse offerte e piani tariffari per i consumatori, di variabile durata, di variabili costi e vincoli, di servizi aggiuntivi a pagamento.

La strategia di iliad si è aggrappata al marketing minimalista e ha fatto incetta di clienti, che hanno tempestivamente abbandonato i vecchi operatori e sono passati al nuovo, semplice, operatore: una manciata di offerte per voce, SMS e giga, a costo fisso per sempre, senza vincoli e costi aggiuntivi.

Un altro brand che ha fatto del minimalismo il suo successo è il brand Moment, della casa farmaceutica Angelini. Qual è la prima cosa che vi viene in mente appena pensate al mal di testa? La pillola di Moment, esatto. La rivoluzione di Moment risiede nel fatto di essersi posizionato come il principale farmaco per combattere il mal di testa, focalizzandosi su un unico problema, in un mare di farmaci che agiscono come analgesici e antidolorifici per un’infinità di dolori. Moment è la soluzione al mal di testa, non una soluzione, e i clienti riescono a fare la loro scelta d’acquisto in maniera molto più semplice e immediata.

Il grande impatto del marketing visivo

Come accennato, gli utenti cambiano costantemente le loro abitudini d’acquisto, i gusti e le esigenze. È per questo che una strategia di digital marketing vincente deve intercettare questi cambiamenti, in modo da offrire ai clienti una user experience che non troveranno da nessun’altra parte. Come? Applicando il flat design ai propri canali pubblicitari. Ricordate: se il vostro sito è old style, se le vostre pagine social non sono aggiornate, il potenziale cliente abbandonerà subito la navigazione.

Font leggibile, loghi accattivanti, struttura delle pagine ben organizzate, invece, renderanno la navigazione semplice e intuitiva e doneranno al vostro portale un grande impatto visivo, tutte caratteristiche che stimolano il cliente a spulciare i vostri prodotti.

Più il sito è facile da navigare, essenziale, minimale, con interfacce semplici e coinvolgenti, chiaramente visualizzabili sia da PC e tablet che da smartphone, senza decorazioni arzigogolate ma con colori vivaci e riconoscibili, con testi brevi che avvicinano l’utente alla focalizzazione del contenuto – ed è così che opera il flat design – più sarà facile raggiungere i vostri obiettivi imprenditoriali, ossia vendere e fidelizzare clienti.

Il phygital marketing, pertanto, si pone come trait d’union fra gli aspetti fisici che riguardano il marketing del flat design e il potere del minimal marketing.

Per costruire una strategia di ottimo posizionamento del vostro brand, per eliminare i costi superflui e i canali pubblicitari che generano un basso ritorno sull’investimento di tempo e denaro, bisogna sintetizzare l’offerta, spogliarla di quello che già offre la concorrenza, di quello che non attira l’attenzione, dei troppi ed inutili elementi visivi che appesantiscono la visualizzazione dei vostri canali e prodotti.
D’altronde, se si dice “Less is more”, ci sarà un perché.

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DEVI AGIRE

Se Non sei il N.1 nel tuo mercato
devi agire , altrimenti verrai Divorato

I pesci piccoli devono muoversi velocemente se non vogliono essere divorati.

Quelli grossi non fanno altro che mangiare quelli che rimangono indietro.

Pubblicità innovativa - Entertainment marketing

Il Team della Tofani Dreams lo sa bene.

Come vedrai più avanti all’interno della Home del sito, abbiamo collaborato, in maniera diretta (Consulenze Marketing, Eventi Esclusivi) o indiretta (attraverso i nostri software: I Got U® e Stand+®) con dei veri e propri colossi (Google, Blackrock, J.P. Morgan, Unicredit, Bugatti…).

Eppure, nonostante ciò, attualmente NON siamo i N.1 del nostro settore, e verremmo divorati anche noi se non ci sforzassimo al massimo. 

Per questo motivo:

Per noi non esistono “giorni di pausa” nè "orari fissi". Non possiamo permetterceli.

Come non possiamo permetterci di trattare con sufficienza i nostri clienti, né di consegnare lavori mediocri

Sarebbe la nostra rovina, e verremo divorati!
Siamo sempre a controllare gli aggiornamenti di mercato, a testare nuovi metodi, ad analizzare nuovi trend, ad assicurarci che le strategie che mettiamo in campo aumentino il fatturato abbassando i costi, e a studiare e testare nuove tecniche da implementare. Ma lo sai qual'è il più grande vantaggio?

Non essendo dei pesci grossi, chi viene a trovarci, non si sente come una sardina pronta ad essere mangiata.

HAI GIÀ SCOPERTO IL TUO GIACIMENTO?

Siamo entrati nella
Terza Rivoluzione Pubblicitaria

Le rivoluzioni pubblicitarie sono una vera e propria caccia ai “giacimenti di petrolio”, e fanno la fortuna dei primi che li scoprono ma…

Oltre a portare tanto profitto, fanno si che in molti provino a cavalcare l’onda con servizi e metodi mediocri… i così detti “Fuffatariani”!

Pubblicità innovativa - Entertainment marketing

Ma prima di spiegare il nuovo tipo di pubblicità che sta rivoluzionando tutto il settore pubblicitario, e prima di spiegare come riconoscere un professionista serio da un fuffatariano, è importante analizzare i “metodi antenati” che hanno preceduto la pubblicità moderna.

Attualmente in Italia chi vuole fare pubblicità ha a disposizione 3 opzioni:

Pubblicità Visual:

Molto piacevole all’occhio ed estremamente costosa. È quella che usano gran parte dei grandi marchi già affermati, come possono essere Zara, BMW, Nike…

Non porta il cliente a comprare subito, né a trasformarlo in un contatto commerciale (Lead). Si limita ad attirare la sua attenzione e ad intrattenerlo.

La sua efficenza è difficile da misurare

Attualmente è la pubblicità predominante sul mercato.

Si focalizza sulla propria immagine da trasmettere al pubblico. Potremmo definirla una pubblicità narcisista.

Pubblicità Informativa o di Contenuto:

A differenza di quella d’Immagine, questa tipologia di pubblicità punta ad informare il cliente su eventuali benefici tramite i contenuti.

Mantiene attivo l’interesse dei clienti già appassionati all’azienda o al prodotto.

Uno dei suoi principali limiti è che risulta noiosa, e difficilmente attira l’interesse di potenziali nuovi clienti.

Non è semplice inoltre, come nella precedente, misurarne l’efficenza.

Ci vogliono un’immensità di contenuti prima di vedere i risultati.

Pubblicità a Risposta Diretta:

È la tipologia di pubblicità usata nelle televendite da anni e da molti Fuffatariani.

Sa catturare l’attenzione del potenziale cliente e pilotarlo da un punto di vista commerciale, trasformandolo in cliente a tutti gli effetti.

Spiega alla perfezione i benefici che può ottenere il cliente con il prodotto.

La sua principale caratteristica è che si basa sulla misurazione dei dati, e quindi possiamo misurare la sua efficenza. 

A livello di “conversione istantanea” è migliore rispetto alle due tipologie di pubblicità precedenti.

Tra i difetti possiamo annoverare la sua scarsa piacevolezza visiva percepita (sia da chi la usa che, paradossalmente, da chi la vede).

Danneggia l’immagine aziendale a lungo termine ed è difficile da scalare sul mercato di massa.

Quale tipologia pubblicitaria usiamo e consigliamo noi della Tofani Dreams:

Ovviamente la risposta è “dipende”.

È impossibile consigliare senza conoscere l’obiettivo che si vuole raggiungere, il settore, il periodo, il livello di consapevolezza del mercato, il cliente ideale, ecc…

Ma riteniamo che la migliore pubblicità sia il giusto mix delle tre pubblicità sopra citate. 


CREA LA TUA MACCHINA DI VENDITA

Devi pensare al Marketing come ad una Macchina Generatrice di Profitto

Gran parte delle agenzie pubblicitarie italiane si focalizza sul traffico, click, i followers e i like.

Aiutano il proprio business? 

Sì, ma non a sufficienza per sopravvivere, visto che non si possono usare per fare la spesa, né per pagare i dipendenti, né per metterli in banca. 

Un’agenzia dovrebbe focalizzare le campagne sul ROI (Return of Investment – Ritorno sull’investimento) e sul ROAS (Return On Advertising Spent). Ovvero alla pianificazione di strategie di marketing che moltiplichino le vendite, e quindi i profitti provenienti dagli investimenti stessi.

Per fare ciò servono però delle tecniche e dei software da usare per misurare i dati, così da poter prevedere i risultati ed il comportamento del mercato.

Questo non solo serve a pianificare una strategia su misura per aumentare le vendite, ma anche a correggere eventualmente la strategia in corso d’opera, ed aggiustarne il tiro.

Pubblicità innovativa - Entertainment marketing
Perché spesso non viene fatto?

Il motivo per cui molte agenzie in italia non si focalizzano sul ROI, è proprio per i costi di messa in opera, manutenzione, professionisti necessari e tempo da dedicare ad ogni singolo cliente. 

Si sa, in Italia tutti vogliono guadagnare il più possibile facendo il minimo necessario.

Non solo, i professionisti che di solito approfondiscono ed iniziano a sviluppare (anche in proprio) campagne basate sul ROI e sul ROAS, lo fanno dopo aver capito quanto bisogni lavorare sodo, rimanendo aperti al cambiamento, ben disposti ad investire sul proprio business e sapendo aspettare i risultati.

Di fatto, e non è un segreto, qualunque azienda che non abbia la volontà di reinventarsi è a rischio. 

Niente deve essere lasciato al caso: tutto va misurato e studiato nel minimo dettaglio. Solo in questo modo si può sapere qual’è la via migliore da percorrere.