Agli attuali Colossi è sempre bastato avere una “Gallina” per avere successo

Avere successo è un sogno molto agognato.

Uno pensa che le chiavi del successo possano essere chissà quali.

Mai andremmo a pensare che fino ad ora potesse essere stata sufficiente una semplice “gallina” per raggiungere un così agognato scopo.

Anch’io mi sono interrogato tante volte su quale potrebbe essere il punto archimedeo (“datemi un punto d’appoggio e vi solleverò il mondo!”- Cit. Archimede), con il quale sollevare la mia attività e fargli fare passi da gigante. 

Mai mi sarei immaginato che, se avessi lavorato 30 anni fa, mi sarebbe bastata una “gallina starnazzante” per avere successo!

Comunque No!, se te lo stai chiedendo, non sono affatto impazzito da un momento all’altro.

C’è infatti un grande uomo di successo che mi ha suggerito questa idea: non me la sono campata in aria così da un momento all’altro.

Se ti dicessi che quest’idea era venuta in mente proprio ad un uomo, di nemmeno poi questa gran cultura, ma che imprenditorialmente è stato un modello inarrivabile anche per gli uomini di successo dei nostri tempi, che ne diresti?

E se ti dicessi già da ora che il nome di quest’uomo non era altro che quello di Henry Ford?

Potrei forse convincerti di più?

«Le anatre depongono le loro uova in silenzio. Le galline invece starnazzano come impazzite. Qual è la conseguenza? Tutto il mondo mangia uova di gallina!»

Vedi, il Marketing Classico ha sempre considerato che non fosse importante tanto quello che veniva venduto, ma semplicemente con quanto rumore veniva pubblicizzato.

Non ci si doveva affaticare tanto per fare le cose in silenzio, aspettando che fossero gli altri a venirci a cercare.

Fino a poco tempo fa ci si poteva anche promuovere da soli.

Ma soprattutto, per promuoverti da solo…

Dovevi fare rumore!

  • Ieri, la vendita si incoraggiava più con un po’ di rumore che non stando in silenzio.
  • Oggi, possiamo dire che si incentiva più con della musica piuttosto che con del rumore.

 

È un po’ come un pianista (perché no, facciamo questo esempio).

Se io fossi un pianista non starei certo a tentare di convincere le persone che so suonare il piano facendo rumore nel dirlo a tutti.

Tra l’altro, nel momento in cui mi mettessi all’opera, tante sono le aspettative che si sono fatti su di me e sulla mia abilità di suonare il piano, che probabilmente rischierei di fare anche brutta figura.

Quindi, per convincere le persone che sono un ottimo musicista, anziché dirlo a viva voce, non potrei fare altro che sedermi di fronte ad un piano ed iniziare a suonare!

Quanto più stupore, tra l’altro, genererei agli occhi di chi mi stesse ad ascoltare.

Allo stesso modo, se sei un’azienda o se sei un privato che vuole incrementare la sua attività, in parole povere avere successo nel tuo campo, non dovresti far altro che concentrarti, in particolare modo, sullo stimolare l’interesse altrui. 

Devi riuscire a far chiedere agli altri:

«Ma da dove arriva quest’ottima musica? Vediamo un po' da dove viene!»

Una persona che si incuriosisce a te è molto più semplice che compri da te che non da una che se ne rimane in disparte o che fa semplicemente chiasso.

Alla fine, la dura realtà la conosciamo entrambi: la parte più difficile di un’attività non è tirarla su, ma è trovare clienti.

Ma soprattutto, trovare clienti di qualità, quelli che sanno spendere, non solo in termini di quantità.

E i clienti, specie di questo tipo, si sa, non vengono da soli.

Talvolta si inizia un’attività inconsapevoli del fatto che toccherà spendere più tempo per procacciarsi i primi clienti che non per curarne i progetti.

Gran parte delle energie, anche di quelle delle aziende già rodate da tempo, sono ancora destinate proprio a questo: a cercare il modo con cui incuriosire ed attrarre a sé il più grande numero possibile di potenziali clienti, di conseguenza, ad avere successo.

E non parliamo solo delle energie, ma anche delle economie.

Il marketing moderno, quello di cui parliamo negli articoli della TD, si basa tutto su questo.

Non a caso il settore nel quale le grandi aziende, ed anche i colossi delle multinazionali, continuano ad investire, è un settore interno. 

Quale?

Parlo del settore commerciale, quello dove si procacciano nuovi clienti.

Non importa quanto siano ben impostati la tua Immagine ed il tuo Brand sul mercato, devi sempre investire nella musica che ti precede e non più nel far rumore come bastava un tempo.

È proprio questa musica quella che aiuta il tuo Brand ad intercettare l’attenzione dei tuoi potenziali clienti, e quindi a esprimere nei tuoi testi parole che sappiano suscitare in loro emozioni che facciano sì che ti seguano e comprino da te.

Il punto è che il marketing classico, quello a cui sono tutt’oggi ancorate gran parte delle aziende, impone la vendita al cliente: più che un farsi notare, è un bombardare i potenziali clienti con la propria immagine e di conseguenza con i propri messaggi.

In poche parole: fanno rumore.

E come detto fino ad ora, il rumore non basta per avere successo.

Non solo, i timpani dei potenziali clienti sono stanchi di sentire sempre lo stesso rumore di sottofondo.

Il marketing moderno, di contro, è leggermente più sottile.

Il marketing moderno, possiamo dire, è un po’ più vanitoso: bisogna sì farsi notare, suonando anche una piacevole melodia, a mo’ delle sirene per attirare i marinai nelle fiabe.

Questo perché è necessario che siano i clienti a venire da soli semplicemente perché sono attratti da quello che trasmettiamo.

E questo bisogna farlo con una certa dose di nonchalance, di indifferenza. 

L’indifferenza verso gli altri, o meglio, la finta indifferenza verso gli altri (“finta” perché alla fine non è che una messinscena messa su proprio perché ci notino), rappresenta, per le persone come per le aziende, un vero e proprio magnete.

Bisogna sì divulgare nell’etere la nostra dolce melodia, ma non dobbiamo tempestare i clienti con un’infinità di messaggi ai quali, tra l’altro, sono diventati pure immuni, per non dire impermeabili.

Ti starai probabilmente chiedendo “Come posso fare quindi?”

Sono dell’idea che esistono sempre due modi per fare le cose nel modo giusto per arrivare ad avere successo.

La prima, ovviamente, è quella di pubblicizzarsi da soli.

Infatti, come dice saggiamente il proverbio, chi fa da sé fa per tre!

Quello che non dice il proverbio però è che per fare una cosa, e per farla bene, occorre di investirci una grande dose del proprio tempo, se non tutto.

Potrebbe quindi essere difficile riuscire a farne due contemporaneamente (pubblicizzarsi e lavorare) fatte bene.

Tra l’altro è bene sfatare un falso mito sin da subito: il famosissimo, per non dire il celeberrimo, multitasking… 

…sì, proprio lui!…

…Non esiste.

Cercare di fare tante cose contemporaneamente è semplicemente il modo più veloce per farle male tutte.

La seconda, è quella di affidare questo compito a terze persone che non se ne occupano a livello amatoriale, ma che hanno fatto di questo impegno la loro professione.

Purtroppo, come diciamo sempre, non esiste una pillola magica. Quindi lascia perdere gran parte dei fantomatici Guru che te la propongono, l’80% dei loro introiti deriva dalla vendita di questa pillola magica, che guarda caso, non funziona.

Per riuscire nelle cose è necessario spenderci sopra tempo, dedizione e denaro.

Con un’unica postilla però.

L’obiettivo della tua azienda e della tua “musica”, non può essere fatto senza una base solida.

Non è sufficiente rimediare alle singole “note”, quelle che stonano, in maniera distaccata le une dalle altre, ma per far sì che funzionino all’unisono bisogna ricomporre in chiave tutta la “melodia”(sito web, strategia, offerta, copy, design,…).

Tappare una falla – permettimi questa metafora anche se un po’ brutale – là dove ce ne fosse bisogno, potrebbe permettere ad un’altra di aprirsi.

È bene quindi agire sin da subito su tutte in modo tale da non temere più di avere altre perdite.

Quindi, arrivando al fatidico dunque.

Se hai un’azienda e vuoi smettere di starnazzare come una gallina,

Iniziando a suonare una dolce melodia come quella delle sirene,

Affida la pubblicità ed i tuoi annunci a dei professionisti!

Oppure,

Seguici, anche qui su LinkedIn, ed impara a comporre e suonare da solo la tua melodia.

A te la libera scelta!

El Profesor.

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FORMULARIO TD

DEVI AGIRE

Se Non sei il N.1 nel tuo mercato
devi agire , altrimenti verrai Divorato

I pesci piccoli devono muoversi velocemente se non vogliono essere divorati.

Quelli grossi non fanno altro che mangiare quelli che rimangono indietro.

Pubblicità innovativa - Entertainment marketing

Il Team della Tofani Dreams lo sa bene.

Come vedrai più avanti all’interno della Home del sito, abbiamo collaborato, in maniera diretta (Consulenze Marketing, Eventi Esclusivi) o indiretta (attraverso i nostri software: I Got U® e Stand+®) con dei veri e propri colossi (Google, Blackrock, J.P. Morgan, Unicredit, Bugatti…).

Eppure, nonostante ciò, attualmente NON siamo i N.1 del nostro settore, e verremmo divorati anche noi se non ci sforzassimo al massimo. 

Per questo motivo:

Per noi non esistono “giorni di pausa” nè "orari fissi". Non possiamo permetterceli.

Come non possiamo permetterci di trattare con sufficienza i nostri clienti, né di consegnare lavori mediocri

Sarebbe la nostra rovina, e verremo divorati!
Siamo sempre a controllare gli aggiornamenti di mercato, a testare nuovi metodi, ad analizzare nuovi trend, ad assicurarci che le strategie che mettiamo in campo aumentino il fatturato abbassando i costi, e a studiare e testare nuove tecniche da implementare. Ma lo sai qual'è il più grande vantaggio?

Non essendo dei pesci grossi, chi viene a trovarci, non si sente come una sardina pronta ad essere mangiata.

HAI GIÀ SCOPERTO IL TUO GIACIMENTO?

Siamo entrati nella
Terza Rivoluzione Pubblicitaria

Le rivoluzioni pubblicitarie sono una vera e propria caccia ai “giacimenti di petrolio”, e fanno la fortuna dei primi che li scoprono ma…

Oltre a portare tanto profitto, fanno si che in molti provino a cavalcare l’onda con servizi e metodi mediocri… i così detti “Fuffatariani”!

Pubblicità innovativa - Entertainment marketing

Ma prima di spiegare il nuovo tipo di pubblicità che sta rivoluzionando tutto il settore pubblicitario, e prima di spiegare come riconoscere un professionista serio da un fuffatariano, è importante analizzare i “metodi antenati” che hanno preceduto la pubblicità moderna.

Attualmente in Italia chi vuole fare pubblicità ha a disposizione 3 opzioni:

Pubblicità Visual:

Molto piacevole all’occhio ed estremamente costosa. È quella che usano gran parte dei grandi marchi già affermati, come possono essere Zara, BMW, Nike…

Non porta il cliente a comprare subito, né a trasformarlo in un contatto commerciale (Lead). Si limita ad attirare la sua attenzione e ad intrattenerlo.

La sua efficenza è difficile da misurare

Attualmente è la pubblicità predominante sul mercato.

Si focalizza sulla propria immagine da trasmettere al pubblico. Potremmo definirla una pubblicità narcisista.

Pubblicità Informativa o di Contenuto:

A differenza di quella d’Immagine, questa tipologia di pubblicità punta ad informare il cliente su eventuali benefici tramite i contenuti.

Mantiene attivo l’interesse dei clienti già appassionati all’azienda o al prodotto.

Uno dei suoi principali limiti è che risulta noiosa, e difficilmente attira l’interesse di potenziali nuovi clienti.

Non è semplice inoltre, come nella precedente, misurarne l’efficenza.

Ci vogliono un’immensità di contenuti prima di vedere i risultati.

Pubblicità a Risposta Diretta:

È la tipologia di pubblicità usata nelle televendite da anni e da molti Fuffatariani.

Sa catturare l’attenzione del potenziale cliente e pilotarlo da un punto di vista commerciale, trasformandolo in cliente a tutti gli effetti.

Spiega alla perfezione i benefici che può ottenere il cliente con il prodotto.

La sua principale caratteristica è che si basa sulla misurazione dei dati, e quindi possiamo misurare la sua efficenza. 

A livello di “conversione istantanea” è migliore rispetto alle due tipologie di pubblicità precedenti.

Tra i difetti possiamo annoverare la sua scarsa piacevolezza visiva percepita (sia da chi la usa che, paradossalmente, da chi la vede).

Danneggia l’immagine aziendale a lungo termine ed è difficile da scalare sul mercato di massa.

Quale tipologia pubblicitaria usiamo e consigliamo noi della Tofani Dreams:

Ovviamente la risposta è “dipende”.

È impossibile consigliare senza conoscere l’obiettivo che si vuole raggiungere, il settore, il periodo, il livello di consapevolezza del mercato, il cliente ideale, ecc…

Ma riteniamo che la migliore pubblicità sia il giusto mix delle tre pubblicità sopra citate. 


CREA LA TUA MACCHINA DI VENDITA

Devi pensare al Marketing come ad una Macchina Generatrice di Profitto

Gran parte delle agenzie pubblicitarie italiane si focalizza sul traffico, click, i followers e i like.

Aiutano il proprio business? 

Sì, ma non a sufficienza per sopravvivere, visto che non si possono usare per fare la spesa, né per pagare i dipendenti, né per metterli in banca. 

Un’agenzia dovrebbe focalizzare le campagne sul ROI (Return of Investment – Ritorno sull’investimento) e sul ROAS (Return On Advertising Spent). Ovvero alla pianificazione di strategie di marketing che moltiplichino le vendite, e quindi i profitti provenienti dagli investimenti stessi.

Per fare ciò servono però delle tecniche e dei software da usare per misurare i dati, così da poter prevedere i risultati ed il comportamento del mercato.

Questo non solo serve a pianificare una strategia su misura per aumentare le vendite, ma anche a correggere eventualmente la strategia in corso d’opera, ed aggiustarne il tiro.

Pubblicità innovativa - Entertainment marketing
Perché spesso non viene fatto?

Il motivo per cui molte agenzie in italia non si focalizzano sul ROI, è proprio per i costi di messa in opera, manutenzione, professionisti necessari e tempo da dedicare ad ogni singolo cliente. 

Si sa, in Italia tutti vogliono guadagnare il più possibile facendo il minimo necessario.

Non solo, i professionisti che di solito approfondiscono ed iniziano a sviluppare (anche in proprio) campagne basate sul ROI e sul ROAS, lo fanno dopo aver capito quanto bisogni lavorare sodo, rimanendo aperti al cambiamento, ben disposti ad investire sul proprio business e sapendo aspettare i risultati.

Di fatto, e non è un segreto, qualunque azienda che non abbia la volontà di reinventarsi è a rischio. 

Niente deve essere lasciato al caso: tutto va misurato e studiato nel minimo dettaglio. Solo in questo modo si può sapere qual’è la via migliore da percorrere.