Molte persone, tra imprenditori e liberi professionisti che hanno una loro attività, sono ancora indecise se spiccare il loro balzo nell’online, generalmente con un sito web, oppure no.
Tergiversano.
Non sanno se il gioco possa valere la candela.
Lo considerano ancora come un rischio e un costo anziché come un investimento.
Per questo non si sentono sufficientemente pronti, ancora, da dover ricorrere a un sito web col quale fare la loro comparsa scenica nel teatro di internet.
Oppure, più semplicemente, non ne capiscono l’utilità.
«Quale beneficio ne potrei mai trarre?»
«Quanto costa? Perché ci sono così tante variazioni di prezzo per uno stesso sito?»
«Quali opportunità potrebbe mai generare che già non ho?»
«Ho già una pagina Facebook e una pagina Instagram dove i clienti mi seguono. A cosa mi potrebbe servire un sito web?»
«Un amico di un amico sa farli. Perché quindi dovrei pagare un professionista?»
Italiano Medio
A queste e ad altre domande che si pongono gli indecisi, si prefigge di rispondere questo articolo.
Vediamo per cui di partire dal punto più generico possibile, ovvero dall’inizio:
Cos'è un sito web?
Per molti un sito web viene considerato come un vero e proprio biglietto da visita dell’azienda (e i link che rimandano allo stesso possono essere considerati come dei veri e propri volantini virtuali).
Altri lo definiscono come una vetrina digitale, dematerializzata nel mondo dell’online.
Altri lo definiscono come una mappa dell’azienda nella quale è possibile trovare tutte le informazioni che si stanno cercando.
Nessuna delle precedenti affermazioni è sbagliata.
Anzi: sono complementari, ma ancora incomplete.
Questo perché un buon sito web non è semplicemente uno strumento di consultazione.
Un sito web, per essere funzionale, deve avere uno scopo.
Per quale che sia la natura del sito web, lo scopo finale è sempre quello di aumentare i clienti e, di conseguenza, il fatturato.
Un’azienda che investe sulla sua presenza online punta ad avere un sito web nel quale i visitatori, occasionali o fidelizzati, oltre che cercare le informazioni di loro interesse, possano svolgere le operazioni che siano in linea con l’obiettivo prefissato dell’azienda.
Questo obiettivo non deve per forza limitarsi alla vendita, poiché altrimenti si parlerebbe di e-commerce.
Un sito web, parallelamente alla vendita dei prodotti come nel caso di un e-commerce, può puntare ad acquisire i dati di potenziali clienti, alla formazione dei visitatori, ad aumentare la consapevolezza di un problema e della rispettiva soluzione, o a vendere servizi.
Ma in ogni caso, come abbiamo già detto, un’azienda non può limitare la sua presenza online alla semplice contemplazione come fa un sito vetrina.
Un buon sito web deve intercede a tutte le funzioni in linea con l’obiettivo dell’azienda.
Ma se un sito web intercede a tutte le sue funzioni, vuol dire non solo che la rappresenta, ma che il sito web è l’azienda stessa considerata in due dimensioni.
Azienda che assume la forma del supporto dal quale viene consultata: smartphone, tablet, laptop.
Se dunque il sito web è l’azienda stessa presa in due dimensioni, esso deve essere altrettanto efficiente che la struttura fisica.
Se non di più.
Di più perché non solo deve rispettare dei parametri, che adesso vedremo, ma anche perché, se ben usato, può moltiplicare le opportunità, come le vendite dell’azienda.
Caratteristiche di un sito dinamico
Vediamo punto per punto i motivi per cui è necessario per qualsiasi imprenditore o libero professionista munirsi non di un sito vetrina, ma di un ottimo sito web che faccia le veci della sua attività e che raggiunga lo scopo prefissato.
Se infatti la costruzione del sito web fosse presa alla leggera, se si preferisse qualcosa di amatoriale a qualcosa di professionale, o se si investisse meno del dovuto, tutto ciò non potrebbe far altro che riflettersi negativamente nell’immagine dell’attività.
Un cattivo sito web non solo non è operativo, ma dà una pallida impressione a chi si trova a navigarvi all’interno.
E ciò che nell’online non piace, automaticamente non vende.
Al contrario, un ottimo sito web non solo permette una buona fruizione dello stesso, ma esalta il livello di percezione e l’immagine dell’azienda che lo ha messo in piedi.
Ecco, quindi, alcuni dei punti fondamentali per cui sempre più può ritenersi necessario munirsi di un ottimo sito web:
- Brand Identity: la prima impressione si ha una volta sola. Un buon sito web deve rispecchiare in tutto e per tutto la linea grafica dell’azienda e il suo stile di comunicazione. Esso si aggiorna, e cresce, di pari passo all’azienda stessa. Un sito web di fatto non rimane mai statico e identico a se stesso: esso cambia, muta, si trasforma. O meglio: fa le sue up-grades (aggiornamenti). In questo modo contribuisce a dare una forte reputazione nel tempo all’azienda.
- Visibilità: non serve a niente avere una vetrina se non è mai vista da nessuno. La funzione dei motori di ricerca (di cui Google può considerarsi Re), o delle campagne pubblicitarie volte ad aumentare il traffico dei visitatori all’interno del sito, mettono in risalto un elemento centrale, che è riassunto nell’espressione inglese: “Be there”. Essere lì. O più semplicemente: “esserci”. Essere in rete è un punto centrale per qualsiasi attività. Basti pensare al fatto che se non sei su internet, la tua assenza viene notata. Un visitatore che non riesce a trovare il sito web di un’azienda, non solo non comprerà da quell’azienda, ma con tutta probabilità si rivolgerà alla concorrenza.
- Credibilità: online l’abito fa il monaco, eccome se lo fa. Un buon sito, fornito di tutti i crismi di fruizione, aggiornamenti e informazioni messe a disposizione, contribuisce ad aumentare la reputazione di un’azienda. È attraverso la reputazione trasmessa, che un’azienda comunica professionalità, serietà, modernità. Tutti requisiti indispensabili per creare fiducia nel visitatore del sito. E la fiducia è il requisito principale perché avvenga l’atto dell’acquisto.
- Affidabilità: se non ha cura di se stessa, perché mai dovrebbe averne dei suoi clienti? Sulla stessa scia della credibilità, quando i visitatori si trovano di fronte a un sito scarno e con pochi contenuti scatta un campanello d’allarme che fa loro pensare che anche i prodotti e servizi abbiano delle mancanze. Se un’azienda non investe nella sua immagine, perché mai dovrebbe investire in quella dei suoi clienti?
- Presenza costante: a differenza di una struttura fisica, un sito web non ha orari di apertura o di chiusura. È possibile navigare in un sito web in qualsiasi giorno, anche festivo, come anche la domenica, e da qualsiasi parte del mondo. I clienti, o potenziali tali, hanno così la possibilità di usufruire dei servizi dell’azienda h24 e 7 giorni su 7.
Scopi di un sito web
Come abbiamo già detto, lo scopo principale di un sito web non è la consultazione, ma l’incremento del fatturato dell’azienda.
Per raggiungere questo obiettivo non esiste un solo modo, ma tanti quante sono le missioni dell’impresa di riferimento.
Nel caso in cui un sito sia fatto unicamente per la vendita di prodotti, avremo a che fare con un e-commerce.
Ma ci sono imprese che non creano la loro piattaforma virtuale unicamente a questo scopo.
Questo perché la vendita costituisce l’atto finale di una lunga catena di montaggio di una strategia di marketing nel quale il potenziale cliente viene gradualmente introdotto al prodotto, e quindi all’azienda.
I tipi di siti web si differenziano quindi a seconda dello scopo che vogliono raggiungere (ovviamente tutti hanno lo scopo finale di vendere un prodotto o servizio):
- Acquisizione Clienti Senza pretese di vendere niente, il sito web in questione viene creato con l’intenzione di incrementare le liste clienti, e potenziali tali, di un’azienda.
- Acquisizione DatiTramite dei form e delle finestre appositamente create, lo scopo dell’azienda è quello di acquisire i contatti di potenziali clienti in modo tale da poterli tenere costantemente aggiornati su novità, offerte e prodotti grazie a una newsletter privata. Per farsi rilasciare i contatti solitamente le aziende offrono in cambio qualcosa: uno sconto, un abbonamento, un servizio.
- FormazioneCome per le aziende che vogliono acquisire i contatti dei clienti, ci sono altri siti il cui focus è quello di “formare” i visitatori, occasionali o meno. Se una persona è entrata nel nostro sito, significa che ha un problema e che quindi dimostra almeno un minimo di interesse nei confronti del prodotto e dell’azienda poiché pensa che siano in grado di risolverglielo. L’azienda decide quindi di ripagarlo fornendogli – solitamente in via gratuita – del materiale di consultazione come video e webinar che può trovare all’interno del sito.
- Aumento ConsapevolezzaGemello diverso del sito costruito per la formazione, è il sito creato con l’intento di aumentare il livello di consapevolezza del visitatore medio a proposito del problema, come della soluzione, che lo ha spinto a navigare all’interno del nostro sito. Esattamente come nell’altro sito, l’azienda non cerca di “piazzargli” la sua soluzione, quanto semmai di educarlo. In questo caso fornisce materiale di consultazione sotto forma di report, pdf, articoli, con i quali il visitatore possa approfondire da solo il problema che lo ha spinto a ricercare quel sito. Attraverso questo aiuto spassionato, e senza la pretesa di volergli vendere niente, il visitatore sarà portato a vedere l’azienda sotto un’ottima luce, come un’impresa della quale, con tutta probabilità, si possa fidare. E la fiducia, come diciamo sempre, è l’anticamera di un acquisto.
- Brand AwarenessUn’azienda può decidere di investire tutto sulla sua immagine, ovvero sul suo marchio. Ne sono un esempio le grandi azienda come Amazon, Nike, Adidas tanto per fare un esempio, che investono non in formazione, non in aumento di consapevolezza del cliente, ma unicamente in immagine del proprio marchio. Il compito dei loro siti – anche se quelle citate sono aziende che uniscono l’e-commerce al loro sito – sono aziende che investono in pubblicità. Il marchio è al centro della loro attenzione tanto che è l’idea che il pubblico si fa di quello, più ancora della cultura, che vende.
- Blog e ForumAttraverso questa tipologia di sito web, l’azienda o il libero professionista cercano un contatto diretto con gli usufruitori del sito. La consultazione dei forum solitamente si fa subito dopo quella di Google. Anche se i forum/blog non sono più "gettonati" come una volta, poiché sono stati "sostituiti" dai gruppi Facebook, sono comunque ancora presenti in gran numero online. In un certo senso Google apre la pista a ricerche generiche. C'è però bisogno di ricerche più approfondite e specifiche, quelle che possono fornire molti più dettagli a quello che stai cercando. Occorre quindi che tu ti addentri ancora di più nello specifico, e niente è più utile, appunto dei Forum. Ogni bisogno, possiamo dire, agita un problema. Ed ogni problema trova asilo in un forum o in blog. Qui le persone si lasciano andare come non mai ad esprimere la propria situazione di difficoltà, a fare domande, a incuriosirsi, a entrare nello specifico del tema quanto più lo sentono acceso. Entrare in contatto con i forum/blog, è un'ottima strategia per avvicinarti al cliente, per capire che cos'è che realmente cerca e come lo cerca.
Ovviamente potremmo stare qui a parlare di siti web all’infinito, ma non lo faremo.
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