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E la data dell’evento Ufficiale
I pesci piccoli devono muoversi velocemente se non vogliono essere divorati.
Quelli grossi non fanno altro che mangiare quelli che rimangono indietro.
Il Team della Tofani Dreams lo sa bene.
Come vedrai più avanti all’interno della Home del sito, abbiamo collaborato, in maniera diretta (Consulenze Marketing, Eventi Esclusivi) o indiretta (attraverso i nostri software: I Got U® e Stand+®) con dei veri e propri colossi (Google, Blackrock, J.P. Morgan, Unicredit, Bugatti…).
Eppure, nonostante ciò, attualmente NON siamo i N.1 del nostro settore, e verremmo divorati anche noi se non ci sforzassimo al massimo.
Per questo motivo:
Per noi non esistono “giorni di pausa” nè "orari fissi". Non possiamo permetterceli.
Come non possiamo permetterci di trattare con sufficienza i nostri clienti, né di consegnare lavori mediocri…
Sarebbe la nostra rovina, e verremo divorati!
Siamo sempre a controllare gli aggiornamenti di mercato, a testare nuovi metodi, ad analizzare nuovi trend, ad assicurarci che le strategie che mettiamo in campo aumentino il fatturato abbassando i costi, e a studiare e testare nuove tecniche da implementare. Ma lo sai qual'è il più grande vantaggio?
Non essendo dei pesci grossi, chi viene a trovarci, non si sente come una sardina pronta ad essere mangiata.Alberto Tofani - Founder&CEO
Le rivoluzioni pubblicitarie sono una vera e propria caccia ai “giacimenti di petrolio”, e fanno la fortuna dei primi che li scoprono ma…
Oltre a portare tanto profitto, fanno si che in molti provino a cavalcare l’onda con servizi e metodi mediocri… i così detti “Fuffatariani”!
Ma prima di spiegare il nuovo tipo di pubblicità che sta rivoluzionando tutto il settore pubblicitario, e prima di spiegare come riconoscere un professionista serio da un fuffatariano, è importante analizzare i “metodi antenati” che hanno preceduto la pubblicità moderna.
Attualmente in Italia chi vuole fare pubblicità ha a disposizione 3 opzioni:
Pubblicità Visual:
Molto piacevole all’occhio ed estremamente costosa. È quella che usano gran parte dei grandi marchi già affermati, come possono essere Zara, BMW, Nike…
Non porta il cliente a comprare subito, né a trasformarlo in un contatto commerciale (Lead). Si limita ad attirare la sua attenzione e ad intrattenerlo.
La sua efficenza è difficile da misurare.
Attualmente è la pubblicità predominante sul mercato.
Si focalizza sulla propria immagine da trasmettere al pubblico. Potremmo definirla una pubblicità narcisista.
Pubblicità Informativa o di Contenuto:
A differenza di quella d’Immagine, questa tipologia di pubblicità punta ad informare il cliente su eventuali benefici tramite i contenuti.
Mantiene attivo l’interesse dei clienti già appassionati all’azienda o al prodotto.
Uno dei suoi principali limiti è che risulta noiosa, e difficilmente attira l’interesse di potenziali nuovi clienti.
Non è semplice inoltre, come nella precedente, misurarne l’efficenza.
Ci vogliono un’immensità di contenuti prima di vedere i risultati.
Pubblicità a Risposta Diretta:
È la tipologia di pubblicità usata nelle televendite da anni e da molti Fuffatariani.
Sa catturare l’attenzione del potenziale cliente e pilotarlo da un punto di vista commerciale, trasformandolo in cliente a tutti gli effetti.
Spiega alla perfezione i benefici che può ottenere il cliente con il prodotto.
La sua principale caratteristica è che si basa sulla misurazione dei dati, e quindi possiamo misurare la sua efficenza.
A livello di “conversione istantanea” è migliore rispetto alle due tipologie di pubblicità precedenti.
Tra i difetti possiamo annoverare la sua scarsa piacevolezza visiva percepita (sia da chi la usa che, paradossalmente, da chi la vede).
Danneggia l’immagine aziendale a lungo termine ed è difficile da scalare sul mercato di massa.
Ovviamente la risposta è “dipende”.
È impossibile consigliare senza conoscere l’obiettivo che si vuole raggiungere, il settore, il periodo, il livello di consapevolezza del mercato, il cliente ideale, ecc…
Ma riteniamo che la migliore pubblicità sia il giusto mix delle tre pubblicità sopra citate.
Gran parte delle agenzie pubblicitarie italiane si focalizza sul traffico, i click, i followers e i like.
Aiutano il proprio business?
Sì, ma non a sufficienza per sopravvivere, visto che non si possono usare per fare la spesa, né per pagare i dipendenti, né per metterli in banca.
Un’agenzia dovrebbe focalizzare le campagne sul ROI (Return of Investment – Ritorno sull’investimento) e sul ROAS (Return On Advertising Spent). Ovvero alla pianificazione di strategie di marketing che moltiplichino le vendite, e quindi i profitti provenienti dagli investimenti stessi.
Per fare ciò servono però delle tecniche e dei software da usare per misurare i dati, così da poter prevedere i risultati ed il comportamento del mercato.
Questo non solo serve a pianificare una strategia su misura per aumentare le vendite, ma anche a correggere eventualmente la strategia in corso d’opera, ed aggiustarne il tiro.
Il motivo per cui molte agenzie in italia non si focalizzano sul ROI, è proprio per i costi di messa in opera, manutenzione, professionisti necessari e tempo da dedicare ad ogni singolo cliente.
Si sa, in Italia tutti vogliono guadagnare il più possibile facendo il minimo necessario.
Non solo, i professionisti che di solito approfondiscono ed iniziano a sviluppare (anche in proprio) campagne basate sul ROI e sul ROAS, lo fanno dopo aver capito quanto bisogni lavorare sodo, rimanendo aperti al cambiamento, ben disposti ad investire sul proprio business e sapendo aspettare i risultati.
Di fatto, e non è un segreto, qualunque azienda che non abbia la volontà di reinventarsi è a rischio.
Niente deve essere lasciato al caso: tutto va misurato e studiato nel minimo dettaglio. Solo in questo modo si può sapere qual’è la via migliore da percorrere.