Chatbot vs assistenza umana: la sfida della comunicazione digitale

All’inizio era Doretta, ve la ricordate? Eravamo adolescenti o poco più e su MSN si era diffuso, fra nickname ridicoli, trilli ed emoticon in abbondanza, un bot in forma di chat: un personaggio con avatar femminile che ci teneva compagnia con domande semplici: “ciao, come stai oggi?” e noi le rispondevamo raccontando in breve il nostro stato d’animo. Come se fosse un reale contatto, curiosi su come funzionasse.

Oggi invece il machine learning applicato ai bot ci restituisce chat avanzatissime di risoluzione problemi, comunicazione avanzata fra terra e spazio e, ovviamente, advertising su misura portato avanti dagli assistenti virtuali.

Un chatbot per vendere

Statistiche alla mano, si può dimostrare quanto l’intelligenza artificiale sia diventata uno strumento di utilizzo necessario nel modo di comunicare delle aziende con i propri clienti. E i numeri tendono a crescere sempre di più.

Così, i chatbot sono diventati il modo più popolare di applicare l’IA all’interno dei processi aziendali e delle applicazioni degli utenti. I risultati di questo valido strumento, che offre assistenza in tempo reale, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, sono osservabili in questi dati:

La tempestività di risposta che caratterizza i chatbot è il motivo per cui li preferiamo agli impiegati fisici che, naturalmente, hanno dei tempi umani più dilatati. E il tempo è sempre denaro, specie quello dei clienti. Chi non ha esitato prima di contattare il customer care di un brand per timore di non ricevere risposta in tempi rapidi e in modi efficienti? Chi, addirittura, ha preferito cambiare agenzia di servizi (aka: operatore telefonico, diciamolo…) alla ricerca dell’assistenza più presente?

Anche in questo caso, con dati alla mano (secondo un sondaggio del 2018), ecco i risultati:

ChatBot verso la personalizzazione

Se tutto questo è possibile, il merito è anche degli sviluppi che hanno interessato questo tipo di software integrati nelle piattaforme di messaggistica. Parlare – o meglio, chattare – con un chatbot ha eliminato quasi del tutto la sensazione di rivolgersi ad una macchina che potrebbe non capire le domande, visto che le comunicazioni sono state perfezionate fino a rendere i dialoghi sempre più umani, sempre più simili al linguaggio comune.

Questa umanizzazione lascia grande spazio anche a un altro pregio dei chatbot, ossia la personalizzazione. Consente di elaborare problemi più avanzati, poiché riescono a comprendere molto di più il natural language processing (NLP) e le domande dei clienti con cui interagiscono, e a compiere ricerche approfondite in tempi inferiori rispetto a qualche anno fa.

Ne consegue che, grazie all’intelligenza artificiale, con i chatbot si ha a disposizione in azienda anche un passepartout alla banca dati per acquisire molte più informazioni sui comportamenti di acquisto dei clienti, oltre che poter fare previsioni di vendita utili in ottica di customer satisfaction e customer experience. Tutto perché la regola dello scripta manent è attiva anche qui e i processi di learning continuano a lavorare sulle chat esistenti, migliorandosi sempre più.

Tra l’altro, notato anche nelle nostre esperienze sul voice marketing, un trend in ascesa sarà la crescita della popolarità dei bot vocali: anche gli assistenti vocali sfrutteranno il potere dei chatbot vocali per ottenere delle conversazioni molto più fluide e semplici con il cliente.

Non solo perfettamente in grado di rimpiazzare un operatore pagato per rispondere alle domande dei clienti, dunque, ma i chatbot sono anche portatori di grandi benefici commerciali. Una ricerca sull’impiego della tecnologia nell’informazione prevede l’aumento del +25% sull’efficienza operativa da parte di quelle aziende che doteranno entro il 2025 i propri canali di interazione con i clienti dei chatbot. Ve la sentite, dunque, di farne a meno?

I vantaggi (superabili) e i limiti (superabili)

Ecco una sintesi dei principali vantaggi di convertirsi ai chatbot:

Trattandosi di uno strumento ancora in fase di osservazione, i chatbot presentano ancora qualche limite, che verrà certamente superato nei prossimi anni:

Lo scopo della ricerca è quello di riuscire a creare esperienze personalizzate per ogni consumatore, finchè rimarrà soddisfatto del modo in cui la sua domanda ha avuto risposta: lo scopo ultimo, è quello di consentire all’azienda di aumentare la fidelizzazione dei clienti e ottenere recensioni e feedback positivi.

SCOPRI QUANDO VERRÀ PUBBLICATO IL MANUALE

Oltre a ricevere la notifica di pubblicazione, riceverai anche uno sconto speciale pochi giorni prima della pubblicazione della prima edizione, che sarà a tiratura limitata.

Scopri quando verrà pubblicato il Manuale

E la data dell’evento Ufficiale

FORMULARIO TD

DEVI AGIRE

Se Non sei il N.1 nel tuo mercato
devi agire , altrimenti verrai Divorato

I pesci piccoli devono muoversi velocemente se non vogliono essere divorati.

Quelli grossi non fanno altro che mangiare quelli che rimangono indietro.

Pubblicità innovativa - Entertainment marketing

Il Team della Tofani Dreams lo sa bene.

Come vedrai più avanti all’interno della Home del sito, abbiamo collaborato, in maniera diretta (Consulenze Marketing, Eventi Esclusivi) o indiretta (attraverso i nostri software: I Got U® e Stand+®) con dei veri e propri colossi (Google, Blackrock, J.P. Morgan, Unicredit, Bugatti…).

Eppure, nonostante ciò, attualmente NON siamo i N.1 del nostro settore, e verremmo divorati anche noi se non ci sforzassimo al massimo. 

Per questo motivo:

Per noi non esistono “giorni di pausa” nè "orari fissi". Non possiamo permetterceli.

Come non possiamo permetterci di trattare con sufficienza i nostri clienti, né di consegnare lavori mediocri

Sarebbe la nostra rovina, e verremo divorati!
Siamo sempre a controllare gli aggiornamenti di mercato, a testare nuovi metodi, ad analizzare nuovi trend, ad assicurarci che le strategie che mettiamo in campo aumentino il fatturato abbassando i costi, e a studiare e testare nuove tecniche da implementare. Ma lo sai qual'è il più grande vantaggio?

Non essendo dei pesci grossi, chi viene a trovarci, non si sente come una sardina pronta ad essere mangiata.

HAI GIÀ SCOPERTO IL TUO GIACIMENTO?

Siamo entrati nella
Terza Rivoluzione Pubblicitaria

Le rivoluzioni pubblicitarie sono una vera e propria caccia ai “giacimenti di petrolio”, e fanno la fortuna dei primi che li scoprono ma…

Oltre a portare tanto profitto, fanno si che in molti provino a cavalcare l’onda con servizi e metodi mediocri… i così detti “Fuffatariani”!

Pubblicità innovativa - Entertainment marketing

Ma prima di spiegare il nuovo tipo di pubblicità che sta rivoluzionando tutto il settore pubblicitario, e prima di spiegare come riconoscere un professionista serio da un fuffatariano, è importante analizzare i “metodi antenati” che hanno preceduto la pubblicità moderna.

Attualmente in Italia chi vuole fare pubblicità ha a disposizione 3 opzioni:

Pubblicità Visual:

Molto piacevole all’occhio ed estremamente costosa. È quella che usano gran parte dei grandi marchi già affermati, come possono essere Zara, BMW, Nike…

Non porta il cliente a comprare subito, né a trasformarlo in un contatto commerciale (Lead). Si limita ad attirare la sua attenzione e ad intrattenerlo.

La sua efficenza è difficile da misurare

Attualmente è la pubblicità predominante sul mercato.

Si focalizza sulla propria immagine da trasmettere al pubblico. Potremmo definirla una pubblicità narcisista.

Pubblicità Informativa o di Contenuto:

A differenza di quella d’Immagine, questa tipologia di pubblicità punta ad informare il cliente su eventuali benefici tramite i contenuti.

Mantiene attivo l’interesse dei clienti già appassionati all’azienda o al prodotto.

Uno dei suoi principali limiti è che risulta noiosa, e difficilmente attira l’interesse di potenziali nuovi clienti.

Non è semplice inoltre, come nella precedente, misurarne l’efficenza.

Ci vogliono un’immensità di contenuti prima di vedere i risultati.

Pubblicità a Risposta Diretta:

È la tipologia di pubblicità usata nelle televendite da anni e da molti Fuffatariani.

Sa catturare l’attenzione del potenziale cliente e pilotarlo da un punto di vista commerciale, trasformandolo in cliente a tutti gli effetti.

Spiega alla perfezione i benefici che può ottenere il cliente con il prodotto.

La sua principale caratteristica è che si basa sulla misurazione dei dati, e quindi possiamo misurare la sua efficenza. 

A livello di “conversione istantanea” è migliore rispetto alle due tipologie di pubblicità precedenti.

Tra i difetti possiamo annoverare la sua scarsa piacevolezza visiva percepita (sia da chi la usa che, paradossalmente, da chi la vede).

Danneggia l’immagine aziendale a lungo termine ed è difficile da scalare sul mercato di massa.

Quale tipologia pubblicitaria usiamo e consigliamo noi della Tofani Dreams:

Ovviamente la risposta è “dipende”.

È impossibile consigliare senza conoscere l’obiettivo che si vuole raggiungere, il settore, il periodo, il livello di consapevolezza del mercato, il cliente ideale, ecc…

Ma riteniamo che la migliore pubblicità sia il giusto mix delle tre pubblicità sopra citate. 


CREA LA TUA MACCHINA DI VENDITA

Devi pensare al Marketing come ad una Macchina Generatrice di Profitto

Gran parte delle agenzie pubblicitarie italiane si focalizza sul traffico, click, i followers e i like.

Aiutano il proprio business? 

Sì, ma non a sufficienza per sopravvivere, visto che non si possono usare per fare la spesa, né per pagare i dipendenti, né per metterli in banca. 

Un’agenzia dovrebbe focalizzare le campagne sul ROI (Return of Investment – Ritorno sull’investimento) e sul ROAS (Return On Advertising Spent). Ovvero alla pianificazione di strategie di marketing che moltiplichino le vendite, e quindi i profitti provenienti dagli investimenti stessi.

Per fare ciò servono però delle tecniche e dei software da usare per misurare i dati, così da poter prevedere i risultati ed il comportamento del mercato.

Questo non solo serve a pianificare una strategia su misura per aumentare le vendite, ma anche a correggere eventualmente la strategia in corso d’opera, ed aggiustarne il tiro.

Pubblicità innovativa - Entertainment marketing
Perché spesso non viene fatto?

Il motivo per cui molte agenzie in italia non si focalizzano sul ROI, è proprio per i costi di messa in opera, manutenzione, professionisti necessari e tempo da dedicare ad ogni singolo cliente. 

Si sa, in Italia tutti vogliono guadagnare il più possibile facendo il minimo necessario.

Non solo, i professionisti che di solito approfondiscono ed iniziano a sviluppare (anche in proprio) campagne basate sul ROI e sul ROAS, lo fanno dopo aver capito quanto bisogni lavorare sodo, rimanendo aperti al cambiamento, ben disposti ad investire sul proprio business e sapendo aspettare i risultati.

Di fatto, e non è un segreto, qualunque azienda che non abbia la volontà di reinventarsi è a rischio. 

Niente deve essere lasciato al caso: tutto va misurato e studiato nel minimo dettaglio. Solo in questo modo si può sapere qual’è la via migliore da percorrere.